Almeno tre clamorose occasioni sciupate dai biancorossi con Bernardotto e Malotti: e gli umbri pareggiano su calcio d’angolo
TERAMO – E’ pieno di rimpianti il pareggio per 1-1 tra il Teramo e il Gubbio. E lo è per i biancorossi di Guidi che sprecano e si ritrovano due punti in meno di quelli che avrebbero meritato. Ma nel calcio si sa, anche una squadra che resta in balìa del possesso palla del Teramo come il Gubbio, monetizza le due uniche conclusioni in porta trovando un incrocio dei pali e il gol pareggio al 61′. Con l’aggravante di essere anche in 10 per un’espulsione.
Il rammarico è ancor più grande soprattutto perchè il Teramo ha giocato bene, con la giusta tensione e con giocatori nei propri ruoli che hanno dato davvero il massimo. Arrigoni su tutti, protagonista di una prestazione immensa. Peccato che stavolta la rete di Daniel Birligea, titolare dal primo minuto al fianco di Bernardotto e con Malotti a formare il tridente (pregevole il suo spunto al limite dell’area, che ha portato a spasso i due centrali eugubini, prima di defilarsi a sinistra per un rasoterra preciso e imprendibile sul palo lontano), non sia stata decisiva come nel doppio match di Coppa contro il Siena. Ma come dirà lui stesso a fine partita, è meglio guardare al bicchiere mezzo pieno di questo sabato di campionato: è il quarto risultato utile consecutivo per la truppa di Guidi che conferma di aver trovato la quadratura del gioco ma che purtroppo mantiene ancora un grosso limite: non butta in fondo al sacco cosa produce.
Sarebbe sbagliato buttare la croce addosso a Bernardotto perchè la sua è stata ancora una volta partita di sacrificio, di tanta corsa ma sì anche di poca lucidità nei metri finali: si è fatto ‘ipnotizzare’ dal portiere avversario per ben due volte sull’1-0, ma come lui hanno fatto anche Malotti, lo stesso Birligea e anche Mungo.
Guardare oltre, alla partita di martedì a Grosseto (ore 21). E’ l’imperativo per Arrigoni e compagni, che hanno di sicuro molte convinzioni in più nei propri mezzi e anche una certezza: la squadra crea gioco e occasioni, anche se deve perfezionare l’approccio alle palle inattive, ripartendo dal gol subìto oggi dal Gubbio su calcio d’angolo.
Teramo-Gubbio 1-1
TERAMO (4-3-3): 1 Tozzo, 13 Bouah, 19 Bellucci, 26 Piacentini (Vk), 2 Hadziosmanovic; 10 Mungo, 6 Arrigoni (K), 8 Viero (71′ 28 Fiorani); 7 Malotti, 9 Bernardotto, 21 Birligea (80′ 33 Montaperto). A disp.: 12 D’Ambrosio, 22 Agostino, 3 Ndrecka, 5 Soprano, 16 Rossetti, 17 Surricchio, 23 Rillo, 27 Furlan, 30 Di Dio. All.: Guidi.
GUBBIO (4-3-3): 1 Ghidotti, 26 Oukhadda, 15 Signorini, 5 Redolfi (Vk), 4 Bonini; 27 Bulevardi (85′ 2 Formiconi), 8 Cittadino, 20 Sainz-Maza (58′ 7 Fantacci); 30 Arena, 9 Sarao (74′ 25 Lamanna), 99 Mangni (85′ 29 D’Amico). A disp.: 12 Elisei, 22 Meneghetti, 3 Aurelio, 6 Migliorini, 11 Spalluto, 17 Francofonte. All.: Torrente.
Arbitro: sig. Daniele Virgilio di Trapani.
Reti: 17′ Birligea (T), 61′ Redolfi (G).
Ammoniti: Birligea (T), Arena (G), Mungo (T), Signorini (G), Cittadino (G), Bellucci (T), Montaperto (T), Bouah (T).
Espulso: Arena (G).
Spettatori: 1.055 (30 da Gubbio).